«La valorizzazione dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione – spiegano le due associazioni – è una questione nodale per l'economia del nostro Paese: ogni anno se ne producono circa 60 milioni di tonnellate, pari al 42% dei rifiuti speciali prodotti in Italia (144 milioni di tonnellate). Il tasso di recupero di questi rifiuti, escludendo le terre e rocce da scavo (pari a 14,2 milioni di tonnellate), si attesta oggi al 77% (superiore all'obiettivo europeo del 70%), per un totale di circa 35,5 milioni di tonnellate».
A fronte di vantaggi, ci sono però anche «numerosi ostacoli che non permettono al settore di prendere slancio e, di conseguenza, offrire un sostanzioso contributo al raggiungimento degli obiettivi dell'economia circolare. Su tutti la mancanza di una vera e propria cultura dell'utilizzo degli aggregati riciclati, sebbene essi garantiscano le medesime caratteristiche prestazionali degli aggregati naturali, impiegati soprattutto nelle opere stradali». «Economia circolare e sostenibilità sono sempre di più, per le imprese, due obiettivi a cui puntare – dichiara il vicepresidente dell'Ance Fabio Sanfratello – per questo motivo stiamo lavorando per accompagnare le nostre associate in questo processo di cambiamento in modo che ne sfruttino tutte le opportunità. Serve però un quadro normativo con regole e tempi certi e sostenibili in grado di consentire l' attuazione dell'economia circolare. Da oltre 10 anni chiediamo l'emanazione del decreto end of waste». «Gli operatori del recupero dei rifiuti inerti – sostiene il presidente dell'Anpar Paolo Barberi – hanno oggi più che mai necessità di regole certe e chiare. È per questo che abbiamo chiesto una revisione della bozza di Regolamento End of Waste per i rifiuti da costruzione e demolizione, per superare le criticità che rischiano di vanificare l'impatto positivo del provvedimento. In particolare abbiamo chiesto di prevedere analisi e verifiche assolutamente rigorose, ma costruite su misura degli scopi specifici ai quali la sostanza o l'oggetto è destinato. Parimenti la pubblicazione dei Cam Strade potrebbe imprimere un'ulteriore accelerata al mercato degli aggregati riciclati».