Un incontro con l’onorevole Alessandro Aricò, assessore delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, per discutere di progetti e criticità legati alle opere pubbliche in Sicilia. Si è svolto oggi a Palazzo Forcella De Seta, organizzato da Ance Palermo.
All’incontro, voluto dal presidente Massimiliano Miconi e dalla vice Angela Pisciotta, erano presenti anche i presidenti Rosario Fresta di Ance Catania e Pippo Ricciardello di Ance Messina.
Programmazione, opere pubbliche, ritardati pagamenti alle imprese da parte della Regione alcune delle questioni affrontate.
“È necessario innescare un meccanismo virtuoso di collaborazione con la Regione – ha detto Miconi – in modo che gli imprenditori di Ance possano sottoporre ai vari dipartimenti le criticità che di volta in volta si presentano per trovare soluzioni ottimali”. “Una sinergia che abbia continuità nel tempo è utile a tutti – ha ribadito la vice presidente Pisciotta -. Noi siamo pronti a dare il punto di vista di chi i problemi li affronta quotidianamente in un momento in cui la vera sfida per l’assessorato è quella di lavorare alla programmazione con elementi che portino sviluppo e un po’ di aria nuova”.
L’assessore Aricò ha fatto il punto sul Pnrr, sulla programmazione relativa alla viabilità per la quale ha detto di avere già avviato una interlocuzione con Anas e Enac, ha parlato di ferrovie e della realizzazione della pedemontana. Sulla questione dei ritardati pagamenti, ha sottolineato come, di concerto con il presidente della Regione Renato Schifani, si stia cercando un’interlocuzione con l’istituto di credito della Regione per aiutare la categoria attraverso la creazione di un fondo di rotazione. Sull’annosa questione della manutenzione delle strade, infine, l’onorevole Aricò ha annunziato la costituzione di tavoli speciali che nascono dal confronto diretto con le forze imprenditoriali del territorio che facciano presenti esigenze reali di viabilità. “Come governo, infine – ha concluso Aricò – ci siamo impegnati a fare la nostra parte nella costruzione del ponte sullo Stretto ma anche a creare in Sicilia l’interconnessione necessaria a reggere il flusso di traffico che deriverebbe dal ponte”.