Una convenzione con l’avvocato Domenica Pitruzzella che fornirà consulenza ed assistenza legale in materia di Superbonus e bonus facciate a tutte le imprese associate ad Ance Palermo e ai proprietari associati di Confedilizia che ne faranno richiesta. A sottoscriverla a Palazzo Forcella De Seta, sono stati il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi e quello di Confedilizia Palermo Giuseppe Cusumano “con l’obiettivo di fare incontrare le parti per consentire di trovare una intesa che possa evitare eventuali lunghi contenziosi”“Con la bocciatura degli emendamenti al Decreto Asset e Investimenti n. 104/2023, ormai convertito in legge, che proponevano la proroga dell’applicazione dell’aliquota al 110% per le spese sostenute sui condomìni, comincia ad essere concreta la possibilità che molti interventi in corso d’opera non possano essere conclusi entro il 31 dicembre 2023 e saranno detraibili, ceduti o scontati con l’aliquota del 70% in vigore dal 1° gennaio 2024. Questa convenzione con l’avvocato Pitruzzella – spiega il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi – si rende necessaria perché ci aspettiamo che molte imprese possano trovarsi in difficoltà per i lavori non completati e per eventuali tentativi di rivalsa da parte dei condomini nei loro confronti. Il nostro obiettivo – sostiene Miconi – è dotare le nostre imprese degli strumenti legislativi, per tutelarle con il mutare delle norme. Contestualmente, come sistema Ance, per recuperare i ritardi accumulati con i bonus e ultimare correttamente i lavori, sosteniamo la necessità di una proroga del Superbonus di sei mesi, per i soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere, che possa permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti l’insorgere di un enorme contenzioso tra condomini, imprese e professionisti che eviti soprattutto – conclude il presidente di Ance Palermo – una corsa forsennata, che potrebbe provocare un rischio per la sicurezza dei lavoratori coinvolti e per la qualità degli interventi eseguiti”.
Il presidente di Confedilizia Giuseppe Cusumano aggiunge: “I proprietari non paghino il prezzo dell’incapacità dello Stato di effettuare i dovuti controlli e dei furbi che hanno voluto abusare di uno strumento che sarebbe stato capace, come alcuni dati inoppugnabilmente dimostrano, di rilanciare l’edilizia e l’intero comparto con i 17 settori collegati. Auspichiamo interventi normativi che in ossequio del diritto di proprietà vadano nel senso di consentire il completamento dei lavori, bloccati a lungo per la nota questione della cessione dei crediti piuttosto che pretendere inaccettabili compressioni del diritto dei proprietari, come da ultimo con le annunciate norme, manifestamente incostituzionali, sull’imposizioni di limiti all’utilizzo degli immobili per finalità turistiche. Confidiamo che con la convenzione si possa creare un dialogo virtuoso tra imprese e proprietari che si dovessero trovare in potenziale conflitto in una sorta di stanza di compensazione, così argutamente definita dall’avv. Pitruzzella, in cui con l’ausilio delle associazioni firmatarie si possa evitare il contenzioso che non conviene a nessuno, specie a chi lavora onestamente e chi ha confidato nelle misure fiscali che lo Stato deve garantire per le posizioni in corso”.