La vice presidente di Ance Palermo, Angela Pisciotta, nella qualità di presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Palermo ed Enna, ha partecipato alla presentazione del “Microcredito di libertà”, un finanziamento a tasso zero e senza garanzie, di importo fino a 50mila euro, messo a disposizione delle donne vittime di violenza, ospitate presso le Case rifugio o assistite dai Centri antiviolenza e segnalate dai Centri della Caritas, che vogliano avviare un’attività imprenditoriale con l’assistenza di un tutor.
“Questa iniziativa, che non a caso viene divulgata nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – ha detto nel corso della presentazione – mi dà l’opportunità di porre l’attenzione su tematiche che, come imprenditrice e come vice presidente dell’associazione palermitana dei costruttori edili, oltre che nella mia qualità di qualità di presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio, mi preme mettere in evidenza. Nelle nostre aziende si parla ancora troppo poco di gender gap, di bilanciamento delle retribuzioni. Noi vogliamo sfruttare lo strumento messo a disposizione dalla Missione 5 del Pnrr che riguarda le tematiche legate all’inclusione sociale e alla certificazione di genere. Il nostro obiettivo è quello di fare in modo che le imprese del nostro sistema locale Ance possano avere tutti i requisiti per ottenere il Bollino Uni/Pdr 125:2022. Questo significherebbe che nelle nostre aziende sono state attuate tutte le azioni necessarie a mitigare il gender gap e a mettere in campo politiche di bilanciamento dei salari in modo che non si abbiano più disparità di trattamento tra uomini e donne. Per un settore ancora a maggioranza maschile come quello dell’edilizia – conclude la vice presidente di Ance Palermo – è un importante segnale di cambiamento. A breve avvieremo webinar di formazione per i nostri imprenditori e per le nostre imprenditrici, per mettere tutti nelle condizioni di potere utilizzare gli strumenti di legge sulla certificazione di genere”.